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L’Agenzia delle Entrate conferma la possibilità di beneficiare dell’agevolazione “prima casa” nell’ambito di una successione ereditaria anche attraverso la presentazione di una dichiarazione di successione integrativa o sostitutiva. Questo chiarimento arriva con la risoluzione n. 66/E del 20 dicembre 2024, che specifica modalità e limiti temporali per accedere al beneficio.

I termini per l’integrazione

La risoluzione distingue due ipotesi principali:

  1. Dichiarazione di successione già presentata: l’agevolazione può essere richiesta tramite una dichiarazione integrativa, purché entro il termine per la notifica dell’avviso di rettifica e liquidazione della maggiore imposta. Questo termine, stabilito dall’articolo 27, comma 3 del Dlgs 346/1990, è di due anni dal pagamento dell’imposta principale.
  2. Dichiarazione di successione omessa: in questo caso, il termine è più ampio e coincide con il termine di decadenza per l’azione di accertamento, pari a cinque anni dalla scadenza ordinaria per la presentazione della dichiarazione (articolo 27, comma 4 del medesimo Dlgs).

I requisiti per il beneficio

Resta indispensabile che la dichiarazione integrativa o sostitutiva contenga tutti i requisiti richiesti per l’agevolazione. Questi devono riferirsi alla data di apertura della successione e comprendono:

  • La residenza dell’erede nel comune dove si trova l’immobile oggetto del beneficio;
  • L’assenza di altri immobili abitativi nel medesimo comune;
  • L’assenza di immobili abitativi acquistati con l’agevolazione “prima casa” su tutto il territorio nazionale.

Un’estensione del principio sulle rettifiche

La risoluzione si pone in linea con un orientamento già espresso dall’Agenzia nella risoluzione n. 8/E del 13 gennaio 2012, in tema di rettifiche di errori nelle dichiarazioni di successione. Anche in quel caso, era stato riconosciuto ai contribuenti il diritto di correggere errori prima della notificazione dell’avviso di rettifica o del decorso del termine legale per tale notifica.

Considerazioni conclusive

Questo recente chiarimento rappresenta un’importante opportunità per gli eredi, consentendo di regolarizzare situazioni precedentemente escluse dall’agevolazione. Tuttavia, l’osservanza scrupolosa delle tempistiche e dei requisiti rimane essenziale per evitare complicazioni. L’attenzione alle scadenze e alle dichiarazioni richieste dalla normativa permette di usufruire di un importante vantaggio fiscale nel rispetto delle regole.