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Tante le novità in materia tributaria, alcune delle quali utili per porre rimedio ad eventuali errori commessi in precedenza. Tra queste la riapertura del ravvedimento operoso speciale al 31 maggio 2024.

L’istituto del ravvedimento opera in via ordinaria e consente di regolarizzare le violazioni fiscali che non siano state già accertate. L’adempimento spontaneo, per quanto tardivo rispetto alla scadenza naturale dell’obbligazione, consente di ottenere un risparmio delle sanzioni, che spesso superano il 100% dell’imposta.


Con la legge definita sulla “pace fiscale” il legislatore ha introdotto diversi istituti attraverso i quali sanare le precedenti violazioni; quello più noto certamente è la rottamazione fiscale. Il termine per avvalersi di queste soluzioni agevolative è scaduto e lo era anche per il così detto ravvedimento speciale.


Di recente con il DL n.39/2024 è stato prorogato il termine al prossimo 31.5.2024 per avvalersi di questa soluzione agevolativa.


In che cosa consiste. Tutte le violazioni commesse negli anni 2022 e precedenti possono essere sanate, purchè le dichiarazioni tributarie siano state regolarmente presentate. Non può accedervi chi – pur obbligato – non ha presentato la dichiarazione. Il ravvedimento – come è per quello ordinario – richiede che venga rimossa la violazione commessa, di regola con la presentazione di un’apposita dichiarazione integrativa.
L’agevolazione consiste nel pagamento delle sanzioni nella misura di 1/18 del minimo e per questa modalità – particolarmente vantaggiosa rispetto alle misure del ravvedimento ordinario – è definito speciale.


In conclusione, per chi ha consapevolezza di essere stato inadempiente per qualche obbligazione tributaria riferita agli anni 2022 e precedenti, questa – ad oggi – rappresenta l’ultima chiamata per definire la stessa in via agevolata e con un modestissimo carico sanzionatorio – appena 1/8 del minimo.